Un altro sogno, un’altra storia
Che altro posso raccontare? Sono tante le ceramiche a cui tengo e che raccontano una storia, la storia di chi le ha pensate e create; il tempo per immaginarle e poi realizzarle, che poi non sono mai come tu credevi sarebbero state. A volte tu pensi una cosa e ne esce un’altra, altre volte la crei in dieci minuti, altre volte ci vogliono anni per vederla.
Devo raccontare la storia delle mie statuine del presepe, le amo perché nella mia testa pensavo al presepe napoletano quando le creavo, ma poi non parlano per niente di presepe napoletano e molto parlano di me, ma di una me sconosciuta, straniera a me stessa, come incontrarsi in sogno e non riconoscersi e passare avanti, al prossimo sogno, alla prossima storia.