L’internazionale situazionista
Nel 2007 una coppia di amici mi ha regalato questo piatto che ritrae in una famosa foto (direi l’unica di gruppo) i fondatori dell’Internazionale situazionista a Cosio di Arroscia.
“1957-2007” Cinquanta anni…
Francamente trovo l’oggetto in sé assai discutibile. Un piatto di ceramica che non presenta alcun pregio o interesse artistico per l’uso del materiale, la tecnica, il tipo di cottura, tantomeno per l’autore. È un piatto al quale è stata applicata una foto. Un’idea decisamente kitsch. Inoltre io non ho altri piatti appesi al muro perché preferisco altri oggetti.
Questo piatto però mi piace e sono stata molto contenta quando mi è stato regalato…
Leggi tutto
…perché
mi piace ciò che rappresenta e ricorda: il movimento politico, filosofico e artistico, i suoi collegamenti con le avanguardie storiche e la sua utopia politica, Jorn e le sue opere, e il libro di Guy Debord, La società dello spettacolo, oggi così tremendamente attuale. Anche la compagna di Debord, Michèle Bernstein, ha scritto dei libri che vorrei leggere:
La Nuit,
Tous les Chevaux du Roi, ma chissà perché non sono tradotti…
Il piatto è appeso in soggiorno sopra una credenzina e sotto un grande manifesto che riproduce un’opera di Lichtenstein. La mia storia col piatto è tutta qui, o meglio lui racconta una storia non sua che a me piace sentire. E i personaggi ritratti ormai mi sono familiari come quelli delle vecchie foto di famiglia, di nonno e bisnonno, che sono appese in camera da letto.