Come una poesia
Quando realizzai questa piastrella immediatamente pensai ai versi, che divennero quindi un tutt’uno. Anche il fiore raccolto soffre, se ci si sofferma a guardarlo se ne percepisce il dolore. Lo incatenai sulla piastra perché insieme a lui sentivo anche il nostro vivere umano paragonabile alla prigione del nostro corpo mortale.
Erano per me i primi tempi di approcci artistici, ritrovarsi le sere per parlare di progetti futuri, leggere insieme testi letterari e discuterne, magari davanti ad un caffè. Sono molto legata sia al lavoro ceramico da me realizzato che alla poesia. Fanno parte della mia vita. Da allora, quando mi guardo indietro, realizzo che molte cose sono cambiate, adesso ho allargato il mio orizzonte ad altre tecniche molto contemporanee, ma quel fiore appeso alla parete della mia camera e la poesia gelosamente conservata con le altre non potranno mai passare nel mondo dell’oblio.