Caparbia quanto me
Sul muro in pietra della mia casa ho appeso un copri lumino in ceramica blu. Un oggetto che non è solo un prodotto tipico dell’artigianato dell’Andalusia, che ho visitato nel 2000, ma è anche il simbolo della caparbietà nel credere che ai sogni non bisogna rinunciare mai.
Al ritorno in Italia infatti, quel copri lumino è rimasto per ben quindici anni chiuso in una scatola insieme ad altri vasi tradizionali spagnoli: non era adatto al moderno appartamento che condividevo con mio marito, ma entrambi sapevamo che il nostro obiettivo era una casa diversa, che abbiamo effettivamente potuto acquistare solo tre anni fa. Poco importa se mio figlio lo scorso anno ha frantumato il mio adorato copri lume con una pallonata. Malgrado le sue crepe riempite di colla, sarà per sempre simbolo della mia pazza caparbietà e della capacità, condivisa con il mio coniuge, di credere che tutto può cambiare anche quando, nell’immediato, nulla ci dice che ciò potrà avvenire.