Per Caterina
Tra i vari oggetti ceramici che fanno parte della mia collezione rivolgo l’attenzione ad un vasino da notte e a un salvadanaio. Entrambi gli oggetti non hanno mai assolto la loro vera funzione: troppo belli!
La decorazione su maiolica bianca incentra l’attenzione su una bimba d’altri tempi, accompagnata da due vivaci cagnolini. Sul retro del vasino troviamo i giochi del mare: palla, secchiello e paletta. Il contorno dell’oggetto è ritmato da pennellate binate verdi manganese. Sul salvadanaio troviamo la stessa bimba, col vestito rosa caratterizzato da una larga gonnellina, che si arrampica sulla scaletta per depositare la moneta del suo risparmio. Un vigile bassotto, che ha la cuccia con catena, osso e ciotola sul retro, punta il musetto verso l’ alto pronto a raccogliere il soldino. Due colombelle bianche col becco giallo, che si guardano teneramente, completano la sommità del salvadanaio.
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Sono deliziose e, osservandole, mi sembra di sentire ancora la pressione delle dita del ceramista che le ha modellate. Avevo tre anni quando questi oggetti mi sono stati regalati, ma la data non è legata a nessuna particolare ricorrenza. Mi piace pensare che significhi una cosa sola: la data di nascita di questo oggetto. Ora non so e non ho modo di sapere da chi e in quale fabbrica siano stati acquistati: questo mi spiace.
Il vasino mi trasmette una sensazione di libertà. Nel tempo è stato usato come portafiori: porta ancora le conseguenze di quell’erroneo uso. Il salvadanaio mi insegna che il risparmio è fatica: i soldini bisogna guadagnarseli! Questo salvadanaio avrebbe dovuto essere rotto per entrare in possesso del contenuto. Troppo bello per fare questa fine!
(Sul fondo del vasino troviamo il marchio, in giallo ocra, con due leoni rampanti che posano le zampe anteriori sul mondo, attraversato dalla fascia siglata I.C.A. – “Industria Ceramica Albisola”, penso che questo sia il significato. Sempre sul fondo troviamo il luogo e la data: Albisola 5/06/’52.)